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giovedì 20 ottobre 2011

PER AVER FORTUNA NELLA VITA, BISOGNA DAVVERO NASCERE CON LA CAMICIA?!?




La mia storia parte proprio da qui.... Voglio raccontarvi a malincuore e con molta tristezza :-( il dispiacere più grande della mia vita, ma per farlo devo partire dall' inizio...
Giunto alla fine della scuola dell' obbligo (come avviene per tutti), mi trovai davanti ad un bivio: scegliere di continuare, oppure fermarmi ed "intraprendere" la carriera lavorativa?
Io scelsi la 1°, quindi mi iscrissi ad un istituto alberghiero vicino al mio paese, frequentandolo per alcuni mesi...
Poi mi accorsi che non faceva più per me -e consapevole che nella vita qualcosa bisogna pur fare, cosciente del fatto che la scuola non fosse mai stato il mio "tallone di Achille"- ne parlai con i miei genitori e dissi loro che avrei voluto imparare a fare il pizzaiolo...
Dopo qualche giorno, andai con mio padre, a parlare in un ristorante- pizzeria qui in Basilicata, chiedendo al titolare, se m' avesse dato l' opportunità di apprendere il mestiere, anche senza ricevere alcuno stipendio; egli ci disse che non ci sarebbero stati problemi e mi chiese se avessi vouto iniziare la stessa sera... Ovviamente, preso dalla situazione, senza esitare, accettai...Non potete immaginare quanto grande fosse la mia felicità....
Lavorai in quel locale poco più di 3 mesi, diventandone la mascotte... Tutti -ops, quasi tutti (tranne il pizzaiolo, il quale se avesse potuto mi avrebbe "infornato"),


- erano davvero stupiti e contenti di avermi a lavorare con loro...
Poi compreso che con colui il quale avrebbe dovuto  insegnarmi il mestiere, non c' era molto feeling, mi prodigai a preparare i condimenti che sarebbero poi serviti per la pizzeria e non potendo fare altro, iniziai ad aiutare in cucina ovunque ce ne fosse bisogno -dal semplice lavaggio dei piatti, alla pulizia del pesce, sino ad arrivare alla preparazione laboriosa degli antipasti - grazie allo chef che qualcosa m' insegnò...
Insomma, appresi molto più in cucina, che in pizzeria... Ma la mia passione era quella di fare le pizze, cosi decisi di andar via da quel locale, anche perchè si era creata, ormai, un' aria davvero molto pesante -il titolare riprendeva il pizzaiolo, per il suo comportamento nei miei confronti e per la sua grave permalosità... D'altronde, io ero andatoi lì per imparare e non per litigare! Così salutai tutti e mi licenziai...
A 18 anni, dopo una lunga gavetta -ci tengo a precisare senza alcuna retribuzione- sacrificando mio fratello che mi accompagnava e veniva a riprendermi (perchè anch'egli lavorava come cameriere), finalmente, riuscii a lavorare in un locale come unico pizzaiolo"...
Sotto la pioggia, o sotto il sole, con la febbre o con il raffreddore, io ero lì, a lavorare e finita la serata, aspettavo mio fratello per strada o nel pub nei dintorni...
Il mio desiderio, però fu realizzato solo quando a 22 anni io e 25 mio fratello, aprimmo un' attività tutta nostra, un ristorante- pizzeria, poichè entrambi eravamo del settore... Pensavamo di aver fatto qualcosa di buono... Ed invece la magia svanì già da soli alcuni giorni dopo, quando contro il proprietario del locale preso in fitto, azionammo 3 cause.... Sinceramente, credo che egli abbia approfittato delle nostre "verdi età", soggiogandoci, causandoci problemi persino con il condominio- a cusa di fumi e rumori- con il quale, però, avevamo già parlato durante le riunioni (adesso capite perchè non siamo nati con la camicia!).
Quest' assurda storia, va ancora avanti da 10 anni, ma al nostro "atterraggio" di questi ultimi tempi, un forte contributo è stato dato anche dalla crisi che c'è in giro...
Così, noi oggi ci ritroviamo a dover chiudere la nostra attività



e ad essere -forse- protestati....
....Sapete vedere svanire nell' aria i sacrifici di una vita, gli anni più belli di un ragazzo -che non torneranno più- buttati in questo lavoro che "schiavizza la gente" senz' alcuna soddisfazione e prendere coscienza del fatto di non poter avere più nulla intestato per sè... Bè, posso assicurarvi che non è bella e non è semplice come situazione!
Se posso, vorrei permettermi di dare un consiglio a chiunque avesse, seppur in minima parte,l' intenzione di aprire una qualsiasi attività commerciale, di stare molto attento alla gente cui si affida, perchè di "volponi" in giro ce ne sono molti ed avvocati incapaci anche....
Volete sapere cosa ha combinato il mio legale?!?
Pur di nascondermi un suo errore professionale, rimandò più volte il mio appuntamento dicendo di essere a Milano... Io molto più furbo, andai sotto il suo ufficio ed accertatomi che l' auto identificata, fosse la sua, salii di corsa da lui e
 ... Kinder sorpresa!!!!...


Vi lascio immaginare la sua espressione quando mi vide!!!! Non riuscì a giustificarsi... "e ce credo"!!!
Un "uomo" falso bugiardo e più di tutto, irresponsabile sotto l' aspetto professionale!
Certo, non voglio fare di tutta l'erba un fascio, perchè so che ci sono avvocati che sanno fare bene il proprio lavoro e che portano dignitosamente il titolo assegnatoli... Ma quando ci si tritrova di fronte a gente come il mio "difensore", al mio posto come vi sareste comportati?
Oggi, attività, non è più sinonimo di guadagno, bensì di problemi, avvocati, debiti.... "Rogne"...
Mettete tutto in conto ragazzi, perchè pentirsi dopo è troppo tardi e non ha senso...
Proprio come è accaduto a noi!!!

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